Sostituzione caldaia: tutte le agevolazioni e i vantaggi

Il tema della sostenibilità, conservazione delle risorse naturali come pure il minor impatto ambientale sono fra gli argomenti principi che degli accordi internazionali fra le varie nazioni del mondo. Ogni nazione ha preso l’impegno di adottare norme e procedure per preservare l’ambiente. Anche in Italia per perseguire questi obiettivi lo Stato ha emanato vari decreti e messo a disposizione dei cittadini vari incentivi e bonus fiscali. La ragione di fondo è motivare le persone ad effettuare degli interventi che consentano una maggiore efficienza energetica e questo anche in riferimento agli impianti di riscaldamento per abitazioni private, edifici e condomini.

Di recente l’Unione Europea ha avanzato la proposta di introdurre una nuova clausola per procedere con la vendita o all’affitto di abitazioni e immobili: questi dovranno rispettare alcune norme relative proprio alla sostenibilità ambientale. Questo stimola ancora di più tutti i proprietari a effettuare i lavori di ammodernamento e risparmio energetico degli impianti inseriti in casa a partire da quello per il riscaldamento.

Perché quindi è il momento giusto per sostituire la vecchia caldaia?

Per migliorare la classe energetica:

Una caldaia di ormai oltre 7/8 anni è da considerarsi superata e è corretto pensare di sostituirla con un nuovo modello. Una caldaia di vecchia generazione può essere la causa di vari problemi come semplici perdite d’acqua, blocchi improvvisi, ma anche pericolose fughe di gas non risolvibile con una semplice riparazione e per cui è meno dispendioso e più sicuro passare a un nuovo impianto. Una vecchia caldaia può impiegare il doppio del tempo a riscaldare l’ambiente e raggiungere la temperatura desiderata, rispetto ad un modello a condensazione. Questi nuovi modelli sono ingegnerizzati per essere semplici da usare, consentire una messa all’avvio veloce e se abbinate a sistemi di domotica consentono di regolare la temperatura del riscaldamento e dell’acqua domestica in base alle reali esigenze degli inquilini garantendo un comfort interno permanete. Un’unità abitativa con installata una caldaia obsoleta, in caso di compra-vendita vede sicuramente svalutato il suo valore.

Per risparmiare sulla bolletta:

Le caldaie datate necessitano di maggiore consumo di energia. Questo si traduce con un aumento dei costi in bolletta. Le caldaie a condensazione o pompe di calore permettono di ottimizzare i consumi abbattendo i costi dell’energia. Poiché producono calore sfruttando una quantità minima di elettricità e gas. In questo modo la casa sarà calda e accogliente, con un risparmio subito evidente dalla prima bolletta.

Più sicurezza:

Sostituire la vecchia caldaia a gas con un impianto a pompa di calore o una caldaia a condensazione significa anche mettersi in condizione di evitare pericolosi incidenti domestici. Abolire il gas, utilizzando degli impianti di riscaldamento che sfruttano le energie rinnovabili, come nel caso delle pompe di calore, è la soluzione per prevenire fughe di gas e risparmiare sulla bolletta.

Utilizzare fonti di energia rinnovabili:

Sostituire la caldaia con un modello più attuale significa arginare l’impatto ambientale di sistemi vecchi e inquinanti. Le pompe di calore per esempio, utilizzano in base al tipo di funzionamento l’energia di acqua, sole o aria: si tratta di fonti di energia inesauribili e che abbattono le emissioni di CO2 nell’ambiente.

Oggi, per installare un impianto a pompa di calore o una caldaia a condensazione e ammodernare così tutto l’impianto termico dell’abitazione sono previsti incentivi. Le agevolazioni di maggiore evidenza sono quelle relative all’Ecobonus 2023. Il bonus caldaie comprende una detrazione che può variare dal 50% al 65%. Le agevolazioni fiscali erano già state emanate negli anni precedenti e per continuare il percorso intrapreso di limitazione delle emissioni inquinanti il bonus caldaia è stato esteso anche al 2023. Vediamo di seguito come è possibile usufruirne.

Il bonus caldaia 2023 è una riduzione di importo pari al 65% o al 50% e viene riconosciuta a tutti coloro che effettuano opere di risparmio energetico per un massimo valore di 100.000 euro, da erogare nell’arco di 10 anni. Questo significa che se il lavoro di effettuato contribuisce a aumentare il livello di efficienza energetica dell’edificio con caldaie di classe energetica pari alla classe A, il contribuente può dedurre una quota dell’ammontare sostenuto dall’imposta sul reddito per le persone fisiche, ovvero l’IRPEF, o dall’imposta sul reddito delle società. Al contribuente che fa domanda per l’installazione della caldaia con un credito di imposta è riconosciuta la detrazione fiscale. Rientrano nella detrazione fiscale, oltre ai costi per all’acquisto della caldaia e relativi materiali necessari per i lavori, anche le spese per le prestazioni professionali, in particolare:

  • la messa in posa;
  • l’installazione;
  • gli interventi di ristrutturazione volti al miglioramento dell’efficientamento energetico.

Le aliquote applicabili sono:

  • aliquota 50%: sostituendo la caldaia con un modello in classe A o superiore;
  • aliquota 60%: quando la caldaia viene sostituita con un modello di classe A o superiore abbinando il tutto a dispositivi evoluti per la termoregolazione.
  • Agevolazione al 90% delle spese quando i lavori vengono realizzati in abitazione unifamiliare con quoziente familiare reddituale più basso di 15.000 euro.

Per il riconoscimento dell’agevolazione, è fondamentale che tutti i pagamenti sostenuti siano sempre verificabili e quindi effettuati con strumenti tracciabili e documentabili. 

Come ottenere il bonus caldaia 2023:

Il bonus non ha una data illimitata e va quindi richiesto entro 90 giorni dall’effettuazione dei lavori. La documentazione va inoltrata al Caf o ad un commercialista e deve comprendere:

  • ammontare delle spese sostenute;
  • una specifica descrizione delle caratteristiche dell’impianto realizzato;
  • l’evidenza dei bonifici già effettuati, fatture e asseverazioni.

Il bonus va richiesto all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Chi può avere diritto al Bonus caldaia 2023:

Il decreto che norma l’erogazione per il bonus caldaia 2023 descrive in dettagli chi sono gli aventi diritto. I richiedenti possono essere:

  • persone fisiche: inclusi condomini ed inquilini;
  • associazioni di professionisti;
  • società di persone e di capitali;
  • cooperative di abitazioni;
  • enti pubblici e privati.
  • Istituti autonomi per le case popolari.

Per accedere al bonus e rendere l’efficientamento energetico un valore e un contributo ambientale che tutti i cittadini possono dare attualmente non sono previsti limiti in base all’ISEE del richiedente.

Ogni lavoro tecnico di ammodernamento e di efficientamento energetico, specialmente se riferito alla casa che rappresenta il primo bene materiale di molti cittadini, va svolto selezionando con cura l’equipe di professionisti a cui affidare tutti i lavori compresi quelli relativi alla corretta e tempestiva compilazione della modulistica necessaria. Solo così si può avere la certezza di poter avere accesso alle detrazioni fiscali previste dalla legge e allo stesso tempo avere prova concreta di contribuire alla conservazione dell’ambiente anche per le generazioni future a partire proprio da ciò che ci circonda nel nostro quotidiano e quindi da quanto accade nelle nostre mura domestiche.

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